Anche se stiamo incassando di meno, molto meno (lo dicono i conti del semestre 2022), dobbiamo remunerare meglio specialisti e professionisti che collaborano con noi, altrimenti rischiamo di assistere ad altri abbondoni col risultato di avere ancor  meno ambulatori attivi e meno visite: per questo abbiamo dovuto aumentare gli importi relativi, pur rimanendo tra i più convenienti a Genova. Nello stesso tempo continuiamo a cercare altri specialisti (come stanno facendo tante altre associazioni nella nostra stessa situazione) e a esortare le nostre socie e soci a non rinunciare ai controlli di diagnosi precoce per le specialità attive (ginecologia, senologia, urologia, fisiatria, nutrizione, podologia ecc.) dal momento che col Covid – non dimentichiamolo! - le condizioni di salute dei genovesi, anche nel campo dei tumori, sono sicuramente peggiorate: più casi e più gravi sono quelli che si rivolgono al Pronto Soccorso (avete letto bene, Pronto Soccorso!) ignorando  i servizi sul territorio. Di questo abbiamo accennato il mese scorso: sul territorio i servizi sono pochi, le liste d’attesa lunghe, la qualità delle prestazioni spesso discutibili per il semplice motivo che negli anni si è investito poco e male privilegiando sempre l’ospedale. Ne consegue che i costi sono diventati insostenibili e la gente è scontenta, come i medici di famiglia, mentre l’emorragia del personale sanitario continua (per la gioia di Omicron e i suoi fratelli!) e l’assistenza domiciliare va a rilento. Il famoso Piano Nazionale per la Rinascita e la Resilienza ha deciso di investire 7 miliardi di euro per rilanciare in cinque anni proprio l’assistenza territoriale creando case e ospedali di comunità con centri operativi territoriali a governare il tutto. Tutto molto bello, ma tutto da fare con programmi, tempi e compatibilità difficili da rispettare. Tutto questo fa la gioia anche dei grandi gruppi della Sanità privata che intanto incassano soldi a palate grazie a vecchie e nuove convenzioni. Il CoL si sta muovendo allo scopo di trovare modi praticabili per intervenire nell’assistenza territoriale, lavorando (per forza di cose) in rete con altri che abbiano obiettivi e strategie comuni. Non sarà cosa facile dovendo creare sintonie giuste e trovare finanziamenti sufficienti, ma siamo impegnati seriamente e vi terremo informati. Per quanto riguarda la nostra Sala Nanì La Terra di via Vado 41 R il primo corso per formare gli anziani all’uso dello smartphone si terrà a settembre (gli interessati possono già prenotarsi chiamando 345.2294494, mentre contiamo di riprendere col nuovo anno scolastico anche l’attività di Educazione alla salute nelle scuole che quest’anno si è svolta solo al Comprensorio di Marassi: c’è un sacco di lavoro da fare.