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Come già abbiamo scritto, il cinque per mille non serve, purtroppo, quando c’è una grave emergenza. Lo dimostra il fatto che l’Agenzia delle Entrate ha da tempo pubblicato sul suo sito gli importi del 5 x mille relativi all’Anno Fiscale 2018, ma finora non s’è visto nulla. Quanto dovremo aspettare? Viste le difficoltà enormi in cui versano a causa del Coronavirus le associazioni del Terzo Settore (che pure stanno facendo cose straordinarie in questa drammatica crisi sanitaria) dal Presidente del Consiglio ci attendevamo che firmasse subito il decreto di pagamento, ma le settimane passano e nulla si muove. Viene il dubbio che anche i diversi strumenti previsti dal recente Decreto Rilancio per sostenere il Terzo Settore avranno tempi lunghi, se non lunghissimi. Sarà troppo tardi? Sia chiaro, pensiamo sempre che il 5x1000 rimane un’àncora irrinunciabile per il Volontariato. Ci aspettiamo, anzi, che siano ancora di più i soci (non solo il 10%), gli amici e i lettori a firmare nella Dichiarazione dei redditi a favore del CoL (C.F. 01390680997). Tuttavia farsi illusioni non conviene. Se non facciamo qualcosa qui e ora, di tasca nostra, i rischi saranno enormi. Le buone parole o le pacche sulla spalla lasciano il tempo che trovano. Cosa serve? Tessere e donazioni che sono l’unico modo - insieme alla ripresa delle visite ambulatoriali - per tamponare il buco di bilancio che si prospetta per il 2020. Solo così arriveremo vivi e vegeti a festeggiare l’ accredito bancario del 5xmille. Conviene tanto più che nel post-emergenza il CoL dovrà fare tanto per recuperare i ritardi e i rinvii diagnostici di questi mesi di lockdown: come affrontare questa sfida, se mancano risorse rapide e adeguate? Come possono bastare - per quanto in futuro preziose - una, cento, mille firme?