Siamo pigri, questo è il problema. E innamoratissimi delle nostre vecchie abitudini. Perciò il più delle volte ci dimostriamo  poco mobili e flessibili, incapaci di ascoltare e metterci nei panni degli altri. Siamo statici, insomma, quando invece la vera comunicazione è sempre dinamica, è negoziazione. Per questo sono preziosi i corsi di Programmazione Neuro-Linguistica che proponiamo periodicamente al CoL. Ci servono per imparare finalmente ad aprire (o chiudere) la bocca in modo intelligente e efficace, ma anche e soprattutto  ad aprire le orecchie (e la mente) per capire le persone. Dimentichiamo troppo spesso che i messaggi per essere efficaci devono sempre essere chiari, diretti e tempestivi, solo così si evitano i soliti effetti incomprensibili o addirittura controproducenti. Occorre riconoscere e superare la tendenza a interpretare nella maniera più astrusa e malevola anche i messaggi più semplici e banali. Fossimo davvero flessibili, cioè mobili, - come abbiamo scritto a ottobre - dalla nostra bocca non uscirebbero mai frasi tipo “non volevo disturbare” “mi rovini la vita” “siete tutti uguali” “non cambierà mai niente” ecc.: sono violazioni linguistiche bell’e buone (si chiamano proprio così in PNL) che confondono la mente e complicano le relazioni oltre ogni limite. Avessimo questa mobilità e consapevolezza, a domande-trabocchetto tipo “vuoi stare bene o avere ragione?” risponderemmo onestamente: voglio sempre e solo avere ragione! Perché quello vogliamo: averla vinta e basta!  Se questo è anche il caso nostro, meglio iscriversi al prossimo Corso di Comunicazione del CoL, basato sul modello pragmatico della PNL (Programmazione Neuro-linguistica). Tenuto dal nostro Presidente, si svolgerà come sempre in full immersion in due week-end successivi: 18-19 e 25-26 gennaio (il sabato dalle 9.00 alle 17.00, la domenica dalle 9.00 alle 13.00). La sede sarà scelta in base al numero degli interessati. Necessaria l’iscrizione al CoL e una piccola quota di solidarietà. Per informazioni guglielmo.valenti@colge.org. Possono partecipare anche coloro che di corsi ne hanno già fatti, ben sapendo che s’impara solo mantenendosi attivi e dinamici, con periodiche ripetizioni, chiarimenti e riscoperte. Si astengano pure  quelli che sono contenti di sé e del proprio tran tran. Beati loro.