INTORNO A NOI di Gulliver
diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil

CoL Centro oncologico Ligure diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro famil INTORNO A NOI di Gulliver

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LE ALLODOLE E L’ALTRA ECOLOGIA

Fa bene leggere di tutte queste iniziative che hanno per obiettivo la riduzione dei filtri di sigarette sulle spiagge italiane. Non sono solo brutti a vedersi, i mozziconi, sono anche inquinanti da morire (contengono, oltre tutto, circa 4000 sostanze tossiche) e impiegano fino a 15 anni a frammentarsi. Nel mondo si generano ogni giorno 10 miliardi di cicche, circa 800mila tonnellate l’anno, rappresentando uno dei rifiuti più dispersi nell’ambiente (ne trovate tante anche davanti e intorno al San Martino Cancer Center). Qualcuno finalmente ha capito che sono, oltre tutto, maledettamente antieconomiche, specialmente quando sono gettate in mare e nella sabbia, tra asciugamani e sdraio variopinte. Si è calcolato che sui nostri lidi ci si imbatte in media in 77 cicche ogni 100 metri: una follia. Sicchè quest’estate non si contano le iniziative più o meno creative che enti locali, operatori  turistici e bravi ecologisti stanno promuovendo per frenare il malcostume di gettare qua e là senza ritegno mozziconi da mattino a sera. Dai coni di carta, ai posacenere in plastica riciclata, dai raccoglitori pubblici moltiplicati alla bevuta gratis per ogni bicchiere di cicche raccolto. Persino alcuni tabaccai, bontà loro, stanno dando una mano, ma può bastare? Pensano mai, fuoriorario, alla spazzatura più tremenda,  quella che finisce nei polmoni dei fumatori? Quel catrame lì è capace, oltre tutto, di provocare un numero impressionante di cancri, per lo più micidiali e in un arco di tempo piuttosto breve. Se guardiamo ai fatti, va detto che  ripulire le spiagge  riduce il numero dei malati come cambiare le mutande abbatte gli infarti. E  che la neonata sensibilità ambientalista dei tabaccai ha il respiro corto: commuove ma non convince. Quello che non convincerà mai, invece, è l’abitino ecologista della Philip Morris, troppo corto per nascondere le vergogne, trattandosi di uno dei maggiori produttori mondiali di tabacco: tra i netturbini di questa campagna balneare, infatti  - da non credere -  c’è anche lei, il tabaccaio più amato del Belpaese. Che la filiale italiana di questa Multinazionale a delinquere (pluricondannata negli Stati Uniti)  il 30 luglio abbia lanciato una raccolta-cicche sulla maggior spiaggia di Palermo irrita non poco, come il fumo negli occhi. Con una furba campagna pubblicitaria, infatti,  la mammina di Marlboro vuole distrarci dalla vera prevenzione e impressionarci con la sua bontà: si chiama specchietto per le allodole. Non siamo così fessi: tutte le volte che vediamo un suo mozzicone pensiamo all’intero pacchetto di sigarette da cui è sbucato e ai figli e figliastri che ha generato e genera ogni giorno negli ospedali italiani. Non pensiamo alle spiagge, ma oltre. Pensiamo alla chemio. AI capelli che cadono. Al dolore evitabile. Pensiamo ad un’altra ecologia.